Il Capac, Consorzio Agricolo Piemontese per Agroforniture e Cereali, ha celebrato 40 anni di attività lo scorso 5 settembre con un convegno dedicato all’agricoltura piemontese, alla storia del Consorzio, e ai progetti per il futuro, presso l’Università degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria, a Grugliasco. In una sala gremita dalla base sociale e da numerose presenze istituzionali, tra le quali il presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio Gardini, il presidente di Confcooperative Piemonte Domenico Paschetta, il presidente di Fedagri Piemonte Tommaso Mario Abrate, Patrizia Marcellini, presidente settore Agricolo e Servizi di Fedagri, l'assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero, il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, diversi Sindaci, amministratori, rappresentanti di associazioni e mondo accademico, il presidente del Capac Michele Bechis ha ricordato la storia del Consorzio e le sfide più significative: “Il Consorzio è cresciuto in questi anni, abbiamo affrontato le sfide dell'innovazione in agricoltura, del recupero degli scarti vegetali per la produzione di energie rinnovabili e ora la nuova frontiera del migliore utilizzo dell'acqua per guardare responsabilmente ai cambiamenti climatici in atto”. Il presidente Bechis ha anche presentato una pubblicazione che racchiude le tappe più significative della storia del Consorzio. “Il CAPAC, con oltre 2500 soci e 70 milioni di fatturato, è una delle realtà cerealicole più importanti a livello piemontese e nazionale” ha affermato in questa occasione Domenico Paschetta, presidente Confcooperative Piemonte” rappresenta un esempio importante di buona cooperazione, frutto di un percorso fruttuoso di programmazione e organizzazione”. Anche Fedagri Piemonte, che rappresenta le cooperative agroalimentari di Confcooperative, nella persona del presidente Tommaso Mario Abrate, ha commentato: “il modello cooperativo e la sua capacità di aggregare i produttori, valorizzando al massimo il prodotto, trova piena espressione nel Consorzio Capac. La cooperazione agroalimentare è uno strumento potente nelle mani dei produttori, ancor più in un periodo di crisi, e costituisce una risposta economica e sociale importante per la nostra regione”. Ha concluso i lavori la relazione del presidente nazionale Maurizio Gardini: “"Per la cooperazione agroalimentare la sfida è quella della distintività e della capacità di aggregazione, di cui il Capac è un esempio notevole. Per far fronte a globalizzazione e competizione le cooperative agroalimentari sono impegnate in tutti i comparti ad operare in questa direzione, contrastando l'eccessiva frammentazione presente nel settore nel nostro Paese. Le cooperative non sono un fine ma un mezzo per valorizzare il lavoro e il reddito dei soci" ha aggiunto "la stessa cura pone la nostra organizzazione nel rapporto con le associate e i loro soci". Il presidente Gardini ha inoltre invitato alla raccolta firme contro "chi ha prostituito la cooperazione" per tutelare i protagonisti autentici della cooperazione”. www.stopfalsecooperative.it Unanime il riconoscimento della storia e dell’importanza del Capac per l’economia regionale anche nelle parole dell’assessore regionale Giorgio Ferrero e del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.
Nella foto uno degli impianti del Consorzio Capac.