Il presente testo non solo ripercorre a grandi linee la storia della cooperazione cuneese, ma presenta anche la sua realtà odierna attraverso dati e, soprattutto, attraverso una serie di interviste a protagonisti del nostro mondo cooperativo.
Fare cooperazione vuol dire muoversi in equilibrio tra le esigenze del mercato ed i valori di solidarietà e mutualità che sono la linfa vitale della cooperazione stessa.
Questa capacità di mediare deve essere arricchita da una profonda attenzione alle esigenze del territorio tenendosi pronti a dare risposte credibili ed efficienti alle nuove domande di cooperazione in tutti gli ambiti e settori, dall’agricoltura all’artigianato, dal sociale all’abitazione, dal consumo alla cultura, al lavoro, al credito.
Per fare questo occorre avere occhi per vedere, mente per progettare, cuore per dare anima ai diversi progetti arricchendoli con i valori cooperativi. Ma non basta saper guardare alla realtà locale.
La cooperazione opera sì in un territorio ben definito ma ha, deve avere la capacità di guardare oltre i confini di competenza, deve avere la capacità di osservare quanto viene fatto in altri territori, deve avere l’umiltà di ammettere che per quanto possa bene operare può sempre fare meglio.
Ecco allora l’importanza del confronto con tutti i protagonisti economici, sociali e politici.
Ecco allora l’importanza del confronto con altre esperienze cooperative.
Questo testo ci mette in stretta relazione con i cooperatori bolognesi. Nelle pagine di questo libro si incontrano due territori, due modi di vivere la cooperazione.
Nelle pagine di questo libro si incontrano anche delle persone ricche di comuni radici culturali, ideali e religiose.
Questo libro quindi rappresenta un primo tassello ufficiale di quel rapporto di fraternità tra cooperatori che è il motore principale di tutta l’organizzazione cooperativistica di Confcooperative.
Domenico Paschetta
Presidente Unione Provinciale
Confcooperative Cuneo