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Progetto della Cooperativa Aesse Servizi su Punto Sicuro

Progetto della Cooperativa Aesse Servizi su Punto Sicuro

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All’indirizzo internet: http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-contenuto-C-6/sgsl-mog-dlgs-231/01-C-58/modelli-organizzativi-linee-di-indirizzo-per-il-comparto-vinicolo-AR-14954/, il sito di riferimento in ambito sicurezza sul lavoro, riporta un articolo relativo ad un progetto condotto dalla Cooperativa Aesse Servizi di Cuneo presso un gruppo di Cantine Cooperative aderenti a Confcooperative Cuneo. Linee di indirizzo per modelli organizzativi SGSL specifici per il settore cooperativo vinicolo. Le caratteristiche comuni e le peculiarità delle cooperative vinicole. Il progetto e i vantaggi delle linee guida elaborate. (Articolo di Tiziano Menduto)

Poiché i sistemi di gestione e i modelli organizzativi possono essere considerati importanti punti di forza delle aziende e favorire la prevenzione di incidenti e malattie professionali, l’Inail sostiene progetti di maggior interesse che possano tradursi in un effettivo miglioramento dei livelli di sicurezza. Ad esempio il progetto, realizzato nel corso del 2012, che ha perseguito l’obiettivo di agevolare e promuovere, presso le imprese cooperative operanti nel settore vinicolo, l’adozione di adeguati modelli organizzativi anche attraverso la creazione di linee di indirizzo specifiche per il settore vinicolo. Per parlare di questo progetto e

dei risultati, ci soffermiamo su una presentazione tratta dagli atti dell’8° Seminario di aggiornamento dei professionisti Contarp, dal titolo “ Dalla valutazione alla gestione del rischio. Strategie per la salute e la sicurezza sul lavoro” che si è svolto a Roma nel mese di novembre 2013. In “I modelli organizzativi di gestione della sicurezza nella cooperazione. Realizzazione di un modello SGSL e relative linee di indirizzo nel settore cooperativo vinicolo” - a cura di S. Dogliani e C. Dutto (Confcooperative, Unione Provinciale di Cuneo, Aesse Servizi Soc. Coop.), G. Fois e R. Luzzi (Inail, Direzione Regionale Piemonte, Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione) - si ricorda che al progetto hanno partecipato, oltre ai referenti Contarp dell’Inail, “anche professionisti del mondo della cooperazione e lavoratori di varie cooperative agricole piemontesi”. L’obiettivo principale del progetto proposto dalle Confcooperative dell’Unione provinciale di Cuneo - finalizzato alla realizzazione di un modello organizzativo nelle imprese cooperative operanti nel settore vinicolo ispirato alle linee guida UNI-Inail 2001 per i sistemi di gestione della sicurezza

SGSL – è stato quello di promuovere l’adozione dei modelli organizzativi SGSL nelle cooperative, “coinvolgendo direttamente i vertici e le maestranze di alcune società ‘pilota’ e costruendo, a partire dai risultati di tale esperienza, le linee di indirizzo specifiche per quel comparto”. Al progetto hanno partecipato sei società cooperative vinicole che “si occupano dei processi di trasformazione della materia prima conferita dai soci (l’uva), di produzione, di commercializzazione e di cessione del prodotto finale”. Il campione di società esaminate ha permesso di evidenziare alcune caratteristiche comuni che “si possono ritenere proprie dell’intero comparto di appartenenza e da cui derivano particolari esigenze in fase di implementazione del SGSL” (…) In definitiva le linee guida UNI-Inail sono state dunque “declinate al fine di creare un modello SGSL specifico per il settore vinicolo, fornendone un’interpretazione ed una trasposizione pratica, corredata di documenti e schemi esemplificativi”. E il lavoro si discosta dalle linee guida generali, “nella misura in cui descrive un modello SGSL adattato al settore cooperativo vinicolo, e cioè:

- calato nell’organizzazione aziendale propria delle cantine sociali, mettendo in luce i ruoli e le responsabilità dei vari attori, le relazioni e la struttura organizzativa della tipologia di società presa in esame;

- basato sull’impostazione lavorativa delle cooperative vinicole, definendo i requisiti di sicurezza dei processi e delle attività tipici di questa forma di impresa;

- integrato nel complesso degli altri sistemi organizzativi aziendali già implementati”.

E in relazione a quanto rilevato presso le cooperative coinvolte, “le linee guida specifiche realizzate offrono

diversi vantaggi ed interessanti opportunità quali:

- riorganizzare, mantenere aggiornati e collegare tra loro elementi già esistenti nell’organizzazione, ma

spesso poco utilizzati o gestiti in modo non interconnesso;

- evitare di ‘appesantire’ l’organizzazione con ‘burocrazia’ non strettamente necessaria, formalizzando

e registrando i soli aspetti obbligatori per legge, o aventi significative ricadute sul livello di salute e sicurezza, o ancora patrimonio intellettuale della società che si intende salvaguardare e diffondere (es.

buone prassi, procedure di lavoro in sicurezza validate, ecc.);

- integrare, quanto più possibile, la gestione della sicurezza con gli usuali sistemi strategici di gestione

aziendale, così da includere gli aspetti di salute e sicurezza nell’ordinaria gestione aziendale e nelle

pratiche già consolidate;

- migliorare la comunicazione rendendo l’organizzazione più snella, con riduzione di tempi e costi e

permettendo di portare alla luce eventuali problemi legati alla salute e sicurezza nella società”.

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