E’ stata inaugurata, con un buon riscontro di pubblico, sabato 27 febbraio presso la RSA Anni Azzurri Biarella di Dogliani la mostra fotografica dal titolo “Tesori Perduti”. L’idea è nata dall’amministrazione della cooperativa sociale albese Free Nursing società cooperativa sociale, associata al più grande Consorzio Sinergie Sociali, che dal 2010 è impegnata in ambito assistenziale e sanitario nel territorio piemontese gestendo numerose equipe infermieristiche impegnate in residenze per anziani e in formazioni sanitarie presso farmacie. La proposta fotografica immortala raffigurazioni e letture di complessi storici dimenticati, residenziali e industriali, piemontesi e non, privi di tutela e in balia del tempo, destinati al crollo o all’abbattimento. Alcuni edifici hanno una storia di architettura industriale innovativa, come i capannoni Pier Luigi Nervi a Tortona, o una memoria storica legata alle grandi guerre, quali ville e complessi militari abbandonati. Perché esporre in una residenza per anziani? “Perché il tema ha la duplice funzione di sensibilizzare il pubblico a ciò che il territorio sta perdendo (edifici) e a ciò che spesso è dimenticato (l’anziano). Entrambi sono forti testimoni di una memoria storica che va preservata e valorizzata guardando oltre l’aspetto esteriore logorato dal tempo” – spiega Lorenzo Cane, presidente della cooperativa promotrice – “Facendo un passo indietro desidero illustrare ciò che è l’esplorazione urbana (in gergo ‘urbex’): è una passione diffusa recentemente, ma sempre esistita nell’uomo, mossa da curiosità e da adrenalina nel visitare luoghi abbandonati. La fotografia è una sua componente importante: i fotografi, correndo anche qualche pericolo, si spingono in luoghi ‘in pericolo’ per immortalare uno scatto frutto di un’emozione. Il mondo urbex, oggi riunito su piattaforme digitali, assiste costantemente alla decadenza di luoghi storici avendo ‘aggiornamenti’ fotografici da visitatori che rilevano furti (rame, mobilia e sanitari) o crolli dovuti ad infiltrazioni d’acqua ecc. Il motto degli esploratori urbani è: ‘prendi solo immagini, lascia solo impronte’. E’ un comportamento imprescindibile: chi pratica esplorazione urbana non commette alcun furto, manomissione, danno ecc. L’esploratore urbano preserva a suo modo l’abbandono con la fotografia. Una seconda regola è evitare di comunicare nome e coordinate dei luoghi abbandonati al fine di preservarli da malintenzionati e vandali. Non esistono statistiche sulla numerosità e tipologia di luoghi abbandonati. Sono sicuramente molti”.

I primi visitatori hanno avuto modo di parlare con gli organizzatori sulle tematiche affrontate: denuncia sul consumo di suolo, perdita e abbandoni di eccellenze architettoniche ed edili italiane, storia passata dei luoghi raffigurati, sensibilizzazione verso l’anziano ospite delle case di riposo in quanto testimone di memoria storica, di conoscenze e di valori da preservare. I nove espositori sono fotografi amatoriali/semi professionisti: Andrea Stoppa, Blas.Phgrafik, Caterina Mozzone, Cristina Giaccardo, Fabrizio Ambrosio, Gianpiero Casetta, Melissa Ghezzo, SottoEsposto e Stefano Barattini. L’esposizione è supervisionata dal fotografo albese Fiorenzo Calosso (http://www.calosso.com/). Il Comune di Dogliani è sostenitore dell’evento.

La mostra è visitabile fino a fine marzo 2016, con ingresso libero, tutti i giorni nell’orario 9.30 – 12.00/14.30 -18.00. Per info: Lorenzo Cane Cell: 328 48842480 - Mail: freenursing@sinergiesociali.it (http://www.freenursing.org/).