Da anni tra le migliori cooperative italiane, secondo la critica sia italiana che internazionale, la cooperativa cuneese Terre del Barolo guida la classifica dedicata al meglio della cooperazione vitivinicola italiana e redatta dalla rivista tedesca Meininger Weinwirtschaft, una vera autorità nel settore. Un grande riconoscimento ottenuto a testimonianza di un comparto d’eccellenza per la cooperazione piemontese e cuneese.
Grande soddisfazione che trapela dalle parole del Presidente di Terre del Barolo, Paolo Boffa: “Un riconoscimento europeo che ci rende orgogliosi. Fa molto onore, ma sono convinto che siano risultati che, quando si lavora insieme, si portano a casa prima o poi. La nostra è una cooperativa nata 62 anni fa, dal grande lavoro e dall’impegno umile dei nostri padri. Ed eccoci qua. Siamo frutto di quella generazione di contadini che si è impegnata a fondo e ha cercato di dare un futuro. E a noi, un futuro, lo hanno saputo dare. Ora abbiamo il compito di rispettare il loro lavoro e di tenere al meglio le nostre colline.” – ha proseguito il Presidente Boffa, - “L’umiltà è ciò che ci porta avanti e che consente di fare le cose bene, che in questo campo significa ricercare il massimo della qualità del prodotto. Negli ultimi anni si è investito molto nelle vigne, nei soci, nella ricerca, nelle tematiche più attuali e nella collaborazione. È un traguardo che condividiamo con tutti i soci.”
Entusiasmo condiviso anche da Stefano Pesci, Direttore di Terre del Barolo: “Fa veramente grande piacere. Sappiamo che il Barolo è un vino apprezzato in tutto il mondo, ma questo per noi rappresenta un riconoscimento internazionale al Piemonte, ai suoi vini e alla sua operosità. Va a premiare la qualità dei prodotti, ma soprattutto riconosce un modo di fare cooperazione che vuole essere tutela di un territorio e rappresentare un progetto che vuole continuare a crescere.” – ha proseguito Pesci, - “I traguardi da raggiungere in futuro sono legati strettamente al lavoro dei viticoltori e all’esperienza e ai valori dei soci cooperatori che hanno davvero a cuore la qualità dei loro vini e la crescita di questo territorio patrimonio Unesco. Vogliamo che la nostra Langa sia sempre più ospitale e pronta ad accogliere visitatori e amanti del vino. È una sfida culturale stimolante, per questo vogliamo essere sempre di più giocare un ruolo da guida per tutto il territorio e la comunità che fa riferimento a Terre del Barolo.”
Una riflessione finale che tocca anche il tema del periodo di quarantena e delle difficoltà causate dall’emergenza per il Covid-19. Il direttore Stefano Pesci ha ribadito: “La campagna non si ferma e non ci siamo mai fermati nemmeno noi. Abbiamo continuato a lavorare anche in questi mesi così difficili sia con l’estero che con i nostri clienti diretti, riuscendo a raggiungerli anche a casa con consegne a domicilio e con un grande lavoro online. Nonostante le difficoltà abbiamo inoltre lavorato per la costruzione di una nuova parte di cantina, simbolo della voglia di continuare a fare bene. Ora c’è il desiderio di ripartire dai vigneti e quindi dalla ormai prossima vendemmia, in attesa che i mercati di tutto il mondo si aprano nuovamente.”