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Banca Alpi Marittime rinuncia alla cena di Natale e offre 10 mila euro ai paesi alluvionati

Banca Alpi Marittime rinuncia alla cena di Natale e offre 10 mila euro ai paesi alluvionati

Banca Alpi Marittime rinuncia alla cena di Natale e offre 10 mila euro ai paesi alluvionati

Banca Alpi Marittime scende in campo  per sostenere la ripartenza dei paesi, delle famiglie e delle aziende duramente colpite dalla recente alluvione.

Categorie: dalle cooperativele iniziative

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Banca Alpi Marittime, per aiutare il territorio su cui è fortemente radicata, ha contributo alla raccolta fondi della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi a sostegno dei paesi, aziende e famiglie colpite dalla recente alluvione di ottobre 2020. L’istituto di Credito Cooperativo, con sede a Carrù, ha deciso di donare diecimila euro. Tipicamente questa cifra veniva utilizzata per organizzare la cena dei dipendenti, un momento di aggregazione, ma anche di confronto sugli obiettivi raggiunti e il bilancio per il nuovo anno. 

Tuttavia, per ovvi motivi, si è scelto di procedere a donare una cifra simbolica provvedendo così a dare un aiuto al Nostro territorio in difficoltà. 

Banca Alpi Marittime ha anche previsto un plafond di sostegno a favore di Famiglie, imprese e Comuni alluvionati.

L'iniziativa è volta ad aiutare in modo concreto e diretto chi sta facendo il massimo per rialzarsi e ripartire.

 «Una sorta di regalo di Natale - spiega il presidente, Gianni Cappa -. Tradizionalmente la Bam riuniva tutti i propri dipendenti nell’imminenza delle feste natalizie per una festa. L’occasione per stare insieme e scambiarsi gli auguri, oltre che per fare un bilancio interno, ’’in famiglia’’ della situazione e per illustrare i programmi per il futuro. Quest’anno questo momento di festa ci sarebbe sembrato inopportuno. Così abbiamo deciso di destinare a Specchio dei tempi la cifra che avremmo speso». «Bam - aggiunge Cappa - ha anche previsto un plafond di 2,5 milioni di euro a favore dei Comuni alluvionati, con un tasso di interesse pari a zero per i primi 5 anni. L’importo massimo richiedibile è di 250 mila euro. E uno stanziamento di 5 milioni di euro è stato previsto per le imprese. Anche qui con tasso zero per i primi cinque anni. Il massimale in questo caso è di 150 mila euro. Ci è sembrato il modo più concreto e diretto per stare a fianco di chi sta facendo il massimo per rialzarsi e ripartire».

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